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26
Maggio
2019

Il Barocco nel sangue (Maria Cristina Terzaghi, Università Roma Tre)

Philippe Casanova ha il Barocco nel sangue. I suoi straordinari lavori sono uno corpo a corpo con gli interni di palazzi e chiese romani tra i più rappresentativi della Roma Triumphans. Tutto è energia, colore e spiegamento di forze.

Ma la fascinazione estrema e quella con la Chiesa Nuova, che accompagna Philippe dagli inizi. In questo mirabile monumento egli si è immerso piano piano, un passo alla volta, realizzando una delle opere più imponente della sua ricca produzione, dedicata all' imagine e al culto di San Filippo Neri, protagonista e ispiratore di molti artisti nella Roma del Seicento.
Il cammino delle sette chiese, l' ultimo dei lavori di Philippe, nasce dalla totale immedesimazione con la pratica religiosa più amata dal Santo: il pelegrinaggio alle sette chiese di Roma, accompagnato dai più stretti seguaci e allietato da canti, pratica tuttora largamente attuata.
Si tratta di un bozzetto ideatto per decorare la volta di una navata. In esso è raffigurato in un turbine di luce e di gloria divina il percorso dei pellegrini che in frotta partono da Santa Maria in Vallicella, attraversano il Ponte Sant' Angelo, simboleggiato da uno degli angeli berniniani, giungono a San Pietro, dove ancor una volta è Bernini che si affaccia con il suo baldacchino, per proseguire verso San Paolo, San Sebastiano, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo al Verano fino a Santa Maria Maggiore, dove l' immagine della Vergine Salus Populi Romani accoglie maternamente i pellegrini concludendo loro percorso. Si tratta di un imponente sintesi non solo dell' arte barocca romana, ma anche della spiritualità Oratoriana, dove l' elemente luministico e il timbro coloristico emergono in uno straordinario connubio, glorificando quella santa allegrezza indicata da San Filippo Neri come uno dei sommi frutti della comunione con Dio e mirabilmente espressa nel tripudio di luci e forme dell' opera di Philippe Casanova.