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Aprile
2016
Philippe Casanova, la nuova esegesi divina dell' arte barocca (Pietro di Loreto / www.news-art.it))
Philippe Casanova è un pittore molto e apprezzato in particolare per le eccezionale caratteristiche del suo linguaggio pittorico, incentrato su una tecnica formidabile, in grado di rendere bene quale sia la sua consapevolezza che anima il suo impegno di artista.
Il 26 maggio 2015 è stato svelato un suo quadro monumentale (3x2 metri) nel Corridoio di Borromini, alla Chiesa Nuova, presentato da Alicia e Audrey Adamczak, della Facoltà Cattolica di Parigi e dell' Ecole du Louvre.L' occasione è stata la solenne ricorrenza del V centenario della nascità di San Filippo Neri (Firenze, 1515- Roma, 1595) il famoso fondatore dell' Oratorio, la cui chiesa-Madre fu per l' appunto Santa Maria in Vallicella nota come la Chiesa Nuova; figura di grande rilievo nella Roma fine cinquecentescha, Filippo Neri, detto anche "Pippo Buono", viene cannonizato nel 1622 sotto il pontificato di Gregorio XV Ludovisi (Bologna, 1555- Roma, 1623) insieme a Teresa d' Avila e Ignazio da Loyola. Fu un personaggio amato poi venerato con particolare affetto dai romani di tutte le classe sociale, dalla plebe alle più nobile famiglie di allora, per la sua giovialità, per la sua bontà e per i numerosi miracoli.
Particolare resonnanza ebbe, secondo le chronache dell' epoca, quello che vide protagonista Paola Massimo, giovanne rampollo della antichissima famiglia e nobile famiglia romana, colpito da una grave infermità; Filippo, chiamato ad assisterlo, negli ultimi istanti, arrivò però tardi al suo capezzale e non potè che raccogliersi in preghiera davanti alla salma. Ad un tratto però cominciò a chiamare il ragazzo come per parlarci, ed effetivamente il giovanetto riappri gli occhi e cominiciò a confidarsi con il santo dicendoli che preferiva morire perché cosi avrebbe raggiunto in cielo la sorella e la madre. "E allora va' in pace... esclamò Filippo e che sii benedetto e prega Dio per me"; e Paolo "subito tornò di novo a morire".
L' imponente opera realizzata da Philippe Casanova esprime in effetti in qualche modo la grande considerazione che ancora oggi circonda la persona del santo oratoriano, tanto che ha avuto l' onore di essere svalata al pubblico da Sua Eccelenza Monsignor Matteo Maria Zuppi, vescovo ausiliare di Roma per il centro storico e dal Reverrendo Padre Vladimir Tyka, preposito dell' Oratorio di San Filippo Neri, accompagnati dal Professore Emmanuele Emanuele, amico e grande stimatore dell' artista.
"Ho voluto ricordare e celebrare il legame molto spontaneo di fiducia tra il Santo e molti creatori protagonisti della scena artistica del suo tempo- cosi si esprime l' autore- Da un lato la Fede, vera, per niente finta di un mistico vero, dell' altro un artista libero, originale, sinceramente alla ricerca del Bello".
Il quadro raffigura, nella parte superiore della composizione, un gruppo di angeli che circondanno e portano un medaglione con San Filippo in estasi mentre salgono in cielo. La luce dipinta nel quadro è coerente con la fonte naturale di luce proveniente dal vicino giardino delle arancia, attraverso una vetrata. Nella parte inferiore, si vede una cappella laterale della stessa Chiesa Nuova, all' interno della quale si trova la pale d' altare con la "Visitazione" di Federico Barocci, un dipinto che pare sia stato voluto proprio da San Filippo che lo amava al punto che parrecchie volte vi fu visto davanti in piena estasi.
Molte realizzazioni di Philippe Casanova presentanno soggetti- religiosi e non- in cui a ben vedere egli riesce ad esprimere, come pochi artisti sanno a fare, una vera esplicazione teoretica, vale a dire l'affermazione della forza universale della pittura come mimesis, con forme e figure alla stegua di veri e proprii simulacri di verità che rendono alla perfezione la base ideale sulla quale l' artista fa forza e che ci appare come l' originale frutto di un' espressività compositiva che certamente raggiunse il suo appogeo nel periodo barocco.
La solenne espensione degli elementi, gli effetti quasi lussureggianti, l' accentuata dilatazione degli impianti scenici e la rimarchevole dinamicità di forme e colori evidenziano una peculiare sensibilità verso i valori dell' atmosfera e del chiaroscuro e propongono oggi il linguaggio come un "unicum" nel panorama internazionale dell' arte figurativa.
Nato a Parigi, ex alunno dell' Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts, Philippe Casanova ha scoperto l' universo barocco una ventina di anni fa, dapprima nelle abbazie della Mittle Europa e subito dopo a Roma dove ha scelto di vivere da "cultore appassionato della forma barocca" (Claudio Strinati). Ha dipinto centinaia di quadri ispirati dalle chiese baroche e tantissimi altri spesso comissionati nei palazzi privati e le ville, anche negli Hotels Particuliers parigini.
La prima personale fu nel 2005 al Palazzo Chigi di Ariccia invitato da Francesco Petrucci e Alvar Gonzalès Palacios.
Nel 2008 e stato invitato dalla Fabbrica di San Pietro in Vaticano ad eseguire 32 dipinti raffiguranti una maniera barocca di fare pellegrinaggio sulla tomba dell' Apostolo, secondo un percorso che partiva dal ponte Sant' Angelo e si concludeva davanti alla Cattedra Petri, "dove cercavo di mettere i miei passi nei passi del Bernini".
Pietro di Loreto, guigno 2015,
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